Facebook Pixel

GALA LOOKING AT THE SEA LINCOLN - Salvador Dalì

SKU
SLR151_25
750,00 €
Disponibile

Tecnica pittorica: granolitografia firmata con timbro a secco
Dimensione quadro: 70x100 cm
Autentica DALÌ UNIVERSE
Esemplare 2094/5000

ll titolo di Dali - Gala Contemplando il Mar Mediterraneo che a venti metri diventa il ritratto di Abraham Lincoln (Omaggio a Rothko) - fornisce una descrizione perfetta di questo dipinto.
In piedi, vediamo Gala con le spalle rivolte verso di noi, guardando verso il sol levante del Mediterraneo. Quel sole splendente raddoppia come un'immagine di Cristo, vista dall'alto, ascendente. In questo modo, Gala dirige la nostra attenzione verso il cielo e ci ricorda la natura fugace della bellezza. Ma quando ci sostiamo più indietro, venti metri, come prescrive il titolo, possiamo vedere che la testa di Abraham Lincoln riempie l'intera tela. Questo dipinto è stato ispirato da un articolo scientifico americano che Dali ha letto sulla percezione visiva che ha studiato il numero minimo di pixel necessari per descrivere un volto umano unico.
Dali è stato sfidato da quella domanda e ha deciso di fare questo ritratto di Lincoln usando 121 pixel. Nella sua tela, spinge questo concetto di percezione e vista esterna.
Questo dipinto a doppia immagine fornisce una meditazione sulla doppia natura delle cose. Oltre al tema della vista e dell'intuizione, l'opera allude ai temi della vita e della morte e all'identità spagnola e americana di Dali. La bellezza di Gala è contrastata da riferimenti alla mortalità, tra cui l'attenzione al presidente assassinato, l'immagine crocifissa di Cristo e la dedizione a Mark Rothko, un pittore dell'età di Dalì che si suicidò nel 1970.

santander logo Consulta il finanziamento e paga a rate al checkout * Scopri di più

Se sei interessato aggiungi al carrello solo i prodotti che presentano questa dicitura. Per questo prodotto il venditore opera quale intermediario del credito convenzionato in regime di non esclusiva con Santander Consumer Bank
La quantità richiesta non è disponibile

Cocktail ben assortito di genialità e delirio, pittore del surreale e di mondi onirici, Salvador Dalì ha avuto una vita segnata dalla stranezza fin dal principio.

Nato a Figueras il giorno 11 maggio 1904 – il nome completo è Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalí Domènech, marchese di Pùbol – dopo tre anni dalla morte del primo fratello, il padre pensò bene di chiamarlo allo stesso modo, forse per non essere mai riuscito a dimenticare il primogenito. Una circostanza un po’ “malata”, che non ha certo giovato all’equilibrio mentale del piccolo Salvador, il quale, natìo della Catalogna, appena adolescente espone alcuni dipinti presso il teatro municipale della sua cittadina, riscuotendo un significativo apprezzamento critico.

Nel 1921 si iscrive all’Accademia di belle arti di San Fernando a Madrid, dove stringe amicizia con il regista Luis Buñuel e il poeta Federico Garcìa Lorca. Con quest’ultimo trascorre l’estate a Cadaqués nel 1925. L’anno successivo soggiorna a Parigi, dove incontra Pablo Picasso, e viene espulso dall’Accademia. La sua prima pittura è connotata dalle influenze futuriste, cubiste, e soprattutto dall’opera di Giorgio De Chirico. Negli anni successivi il suo sodalizio artistico e intellettuale con Lorca e Buñuel produce lavori di scenografia teatrale e cinematografica, come i due celebri film “Un chien andalou “e “L’âge d’or”. Sul piano pittorico ben presto la sua attenzione viene attirata dalle riproduzioni di dipinti di Max Ernst, Miróe Tanguy, i maestri dell’inconscio tradotto su tela.

Nel 1929 entra finalmente nel gruppo dei surrealisti e nel 1931, insieme a Breton, elabora gli “oggetti surrealisti a funzione simbolica”. Ma il surrealismo di Salvador Dalí è comunque fortemente personalizzato: ispirato a De Chirico ed imbevuto di richiami alla psicanalisi freudiana, é caratterizzato da una tecnica minuziosa, levigata e fredda. Nel 1930 pubblica “La femme visible”, saggio dedicato a Gala, sua moglie dal 1929, modella e musa per tutta la vita. Questo libro segna un nuovo orientamento di Dalí, che inizia a coniugare un realismo quasi accademico con un delirio deformante, talvolta macabro. Qualche anno dopo si scontra con i surrealisti a proposito del dipinto “L’enigma di Guglielmo Tell”, sinché nel 1936 avviene una prima rottura con il gruppo di Breton, che diventerà definitiva tre anni dopo. Nel frattempo Dalí aveva partecipato all’Esposizione internazionale dei surrealisti a Parigi e ad Amsterdam.

Tra il 1940 e il 1948 vive a New York, insieme a Gala Éluard, occupandosi di moda e design. In questi anni ha occasione di esporre le sue opere al Museum of Modern Art insieme a Miró e di contribuire, con il disegno delle scene, al film di Alfred Hitchcock “Io ti salverò”. Al termine del soggiorno statunitense rientra in Europa insieme a Gala. Nel 1949 prosegue l’attività scenografica per il cinema collaborando con Luchino Visconti. Nel decennio sucessivo espone in Italia, a Roma e Venezia, e a Washington.

Nel 1961 viene messo in scena a Venezia il Ballet de Gala, con coreografie di Maurice Béjart. Sono molte le esposizioni negli anni successivi, a New York, Parigi, Londra, sino all’importante antologica a Madrid e Barcellona nel 1983. Sette anni dopo espone le sue opere stereoscopiche al Guggenheim Museum e a maggio del 1978 viene nominato membro dell’ Accadémie des Beaux-Artes di Parigi. L’ anno seguente si tiene una retrospettiva di Dalí al centre Georges Pompidou di Parigi, trasferita poi alla Tate Gallery di Londra.

Il 10 giugno 1982 muore Gala e nel luglio dello stesso anno gli viene conferito il titolo di “archese di Pùbol” Nel maggio del 1983 dipinge “La coda di rondine”, suo ultimo quadro. Nel 1984 riporta gravi ustioni a causa dell’incendio della sua camera al castello di Pùbol, dove ormai risiede stabilmente.

Salvador Dalì muore il 23 gennaio 1989 nella torre Galatea a causa di un colpo apoplettico. In rispetto alle sue volontà viene sepolto nella cripta del Teatro-Museo Dalí a Figueras. Nel suo testamento lascia allo Stato spagnolo tutte le opere e le sue proprietà. Viene organizzata una grande retrospettiva postuma nella Staatsgalerie di Stoccarda, trasferita poi alla Kunsthaus Zurich. 

Scrivi la tua recensione
Stai recensendo:GALA LOOKING AT THE SEA LINCOLN - Salvador Dalì
Venduto da
0 / 5
0 % response rate, 0 -mins response time